CATECHISMO DEGLI ADULTI

Sono una delle persone che frequenta il Catechismo degli adulti. Siamo uomini e donne, cristiani in cammino che sentono il bisogno di conoscere di più Cristo Gesù.
Ho cominciato a partecipare, a questi appuntamenti settimanali, da quando sono stati proposti. Prima esistevano alcuni gruppi d'ascolto della Parola di Dio nelle case, guidati dai cappellani, in cui si iniziava la conoscenza delle Sacre Scritture. Alle riunioni ho partecipato un paio di volte: ero ancora in attività lavorativa e la scusa del lavoro giustificava la mia scarsa partecipazione.
Ho vissuto fino al matrimonio e anche per alcuni anni dopo sotto la guida di un santo sacerdote, che oserei chiamare padre, mons. Riccardo Bottacin. Un prete, un uomo, che predicava con l’esempio.
Alcuni anni prima di andare in pensione, Dio è venuto a trovarmi con una malattia e ha messo in discussione tutte le mie certezze, che non erano certamente le sue, con la pretesa di cambiarmi la vita. E vi è riuscito.
Il Catechismo degli adulti ha rappresentato l’occasione per conoscere Gesù. Premetto che non avevo mai letto interamente il Vangelo in vita mia.
Quando ho cominciato questa risalita, o semiconversione, non comprendevo, anzi mi ribellavo alla volontà di Dio al punto che, in certe occasioni, chiamarlo Padre ritenevo fosse cosa stonata.
Ero un cavallo bizzoso e ribelle, preso al laccio e legato, pur con lunga corda, ad un palo. I tentativi per liberarmene erano vani: mi avvicinavo sempre più al palo: mi avvicinavo a Dio.
Infatti, con il tempo mi sono accorto che cambiava il mio modo di pensare, soprattutto il modo di vedere le cose, di interpretare gli avvenimenti scorgendovi la volontà di Dio: sentivo che Lui era più vicino.
Ho sperimentato che la Sua parola è forte, insistente e non ti molla più. Tante parole dei Vangeli, sentite distrattamente tante volte, sembravano e sembrano ora rivolte a me, quasi scritte per me.
Non che ora sia un santo, ma un cavallo meno ribelle sì. Se talvolta scalpito e tento di allontanarmi, per fare di testa mia, perché cavallo sono, sento il bisogno di tornare a chiedere scusa a questo mio Dio. E lo trovo, non seduto sul trono di giudice, ma rivolto a me mentre mi viene incontro con la sua misericordia, perché, nonostante le mie infedeltà, mi vuole ancora bene.
Veramente l’uomo non vive di solo pane…

Catechismo degli adulti (da Ottobre ad Aprile)
Ogni giovedì alle ore 20.45 in Sala "mons. Riccardo Bottacin"

Riflessioni di don Roberto Trevisiol sul Vangelo Secondo Marco per il catechismo degli adulti 2007-2009 (.doc - 0.7 Mb)