IL DOPOSCUOLA

Il doposcuola fu un'attività contemporanea alla Scuola dell'Infanzia "Sacro Cuore" e ciò indica come le Suore Figlie di San Giuseppe del Venerabile mons. Luigi Caburlotto avessero a cuore l'educazione e l'istruzione dei bambini fin dal loro arrivo a Chirignago (22 dicembre 1910), seguendo l'insegnamento del loro Padre fondatore. I bambini si trovavano in una stanza della Scuola dell'Infanzia, e svolgevano i compiti assegnati dalle maestre al mattino. La suora che seguiva il doposcuola da un lato garantiva che ci fosse quel clima adatto a mantenere un po' di concentrazione, dall'altro era di grosso aiuto a tanti bambini che avevano bisogno di una spiegazione, per impadronirsi maggiormente di quanto appreso durante la lezione mattutina con la maestra.
Finito il tempo per il doposcuola i bambini si fermavano a giocare o partecipavano alla scuola di lavoro. A questa attività partecipavano sia bambine che bambini.
Nell'Anno Santo 1933 venne inaugurata la grande sala monumentale "Ai Nostri Caduti" di via del Parroco 7, costruita, a memoria dei Caduti di tutte le guerre, accanto alla Scuola dell'Infanzia "Sacro Cuore", con i fondi venuti dal Comitato Festeggiamenti, molto attivo nella Fiera Franca di settembre, e dall'Associazione Combattenti e Reduci di Chirignago. Venne subito finalizzata a doposcuola tenuto dalle Figlie di San Giuseppe.
"A completamento di tutte queste opere vi è un magnifico salone che serve per il doposcuola. È a questo splendido dono fatto all'asilo dal benemerito comitato pro caduti delle guerre. Si stimò infatti dai signori del comitato degno omaggio ai prodi soldati caduti eroicamente per la Patria l'erezione di questo doposcuola dove i fanciulli imparano ad amare la religione e la patria per diventare uomini degni dell'eroico sacrificio dei loro concittadini...".
Nel discorso inaugurale mons. Riccardo Bottacin, arciprete di Chirignago dal 1914 al 1958, fece un significativo intervento in cui pose in particolar modo l'accento sulla visione di un futuro basato sull'educazione dei giovani, quindi delle future generazioni: “Bella e santa opera ricordare la generazione passata, ma non dimenticare la generazione che sorge; i morti devono essere ricordati e non dimenticati i nuovi rampolli della vita, i bambini!
È così che mi piace che siano ricordati i morti, affidandone la memoria non a sterili e freddi marmi – come si è fatto un po' dappertutto prima che la voce dall'alto gridasse «Basta monumenti!» – ma con istituzioni di alta e vera beneficenza specialmente a vantaggio dei bambini.
È quasi l'esecuzione di un testamento... «Noi moriamo, ma ricordatevi dei nostri figli, dei bimbi che devono prendere nel mondo il nostro posto».
Un bravo a voi, giovani del Comitato che con la vostra costante passione e sacrificio avete mantenuto viva la fiaccola dell'amore a riconoscenza dei morti di guerra e che con quest'opera la innalzate e la agitate in alto.
Così Chirignago ha assolto il suo voto. Compiuto il suo dovere!”
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Questa importantissima attività continuò in modo regolare ed organizzato fino al 1963.
Il doposcuola riprese nell'autunno 1983 fino al giugno 1987, per quattro anni scolastici, guidato da alcune professoresse aiutate da una decina di giovani universitari (in modo da offrire un sostegno individuale) che si turnavano per garantire la presenza.
La frequenza media era di 25 ragazzi della scuola media, ma erano presenti anche diversi fratelli dei frequentanti, della scuola elementare. Gli organizzatori avevano chiesto al Comitato di gestione della Scuola dell'Infanzia l'utilizzo di un'aula tre volte la settimana (dalle 15.00 alle 18.00) per poter effettuare questo servizio.
C'era un costante contatto con gli insegnanti in modo da poter essere realmente di supporto a questi ragazzi.
Chi frequentava versava la somma di 10.000 Lire mensili, per il riscaldamento, esclusi i casi in difficoltà economica.
Per creare una giusta atmosfera si intercalavano momenti di gioco e di festa, durante il corso dell'anno, anche con la presenza dei familiari.
Alla fine di ogni anno veniva presentata una relazione didattica ed una economica alle suore ed all'arciprete mons. Albino Tenderini.
Chi ha prestato aiuto lo ha fatto sempre gratuitamente.

 

Il doposcuola oggi

Gesù si è sempre fatto vicino alle situazioni di povertà spirituale e materiale. La nostra parrocchia, attenta alle difficoltà e alle fatiche dei suoi giovani, vede oggi come una povertà crescente l'abbassamento del loro livello culturale: il dramma non sta solo nel non conoscere la storia o la matematica ma in una dilagante incapacità di giudizio davanti a tutto quello che una società assetata di audience e di profitto pone loro innanzi.
Le fatiche scolastiche sono inoltre una delle cause maggiori di tensioni familiari e delle spese che i genitori devono sostenere per corsi di recupero e ripetizioni. I corsi sono stati anche un ostacolo allo svolgimento delle belle esperienze educative dei campi estivi.
Causa prevalente di tutto ciò sta nello scarso impegno nello studio dovuto, per la maggior parte alla grande quantità di distrazioni di cui questi ragazzi sono oggi vittime: internet, i cellulari, facebook, ecc...
Per questo è stato istituito un doposcuola per giovani dalla prima alla quinta superiore appartenenti alla Comunità Giovanile.
Giorni e orari precisi: il lunedì e giovedì dalle 15.00 alle 16.30 e dalle 16.45 alle 18.15. La pausa intermedia è per consumare la propria merenda, per due tiri al pallone, per inviare sms...
In sede di iscrizione è possibile decidere di fruire anche di uno solo dei due giorni.
È possibile entrare o uscire in orari diversi solo con permesso scritto dei genitori.
Luogo: il Centro Parrocchiale "Papa Albino Luciani".
L'iscrizione è obbligatoria da parte del genitore, ad inizio di ogni mese, con contributo di 10 euro al mese (5 euro per chi volesse fruire di un solo giorno a settimana).
Assicurato il silenzio assoluto (cellulari o riproduttori musicali spenti per tutti). È disponibile un pc per la videoscrittura, non per la navigazione nella rete.
Nella seconda fascia oraria sono presenti anche giovani laureati o laureandi per rispondere a qualche eventuale domanda in materie letterarie, linguistiche o scientifiche.